Rientro a scuola problematico: flop della call veloce e problemi con GPS
di R. Palermo - 07/09/2020
Questa tabella, realizzata sulla base di dati che ci ha fornito il sindacato (dati ufficiosi), evidenzia in modo evidente il fallimento della procedura denominata "call veloce" che, nelle intenzioni del Ministero e del Governo intero sarebbe dovuta servire per mitigare un po’ l’effetto “cattedre vuote” soprattutto nelle regioni del nord. Il rientro a scuola si preannuncia così problematico.
Posti assegnati con la procedura call veloce (non ancora disponibili i dati dell'Emilia Romagna, forse 122)
PIEMONTE 30 LOMBARDIA 56 VENETO 32 FRIULI V. GIULIA 8 TOSCANA 50 MARCHE 9 LAZIO 3 ABRUZZO 4 MOLISE 6 CAMPANIA 25 PUGLIA 23 CALABRIA 16 SICILIA 10 SARDEGNA 32
L’opposizione ha buon gioco ad attaccare la Ministra Azzolina e parla di fallimento.
segue ...
Le deputate di Forza Italia Gelmini e Aprea rimarcano che le cattedre rimaste vuote sono fino al 50%. Mario Pittoni (Lega) ricorda con la sua proposta di stabilizzazione da graduatorie le cose andrebbero ben diversamente. D’altronde già si sapeva che il ruolo fuori regione non piace ai docenti che non a caso già nel 2016 erano stati allettati dalla promessa del M5S di cancellare l’esodo da nord a sud.
Al flop della call veloce si sommano poi i problemi delle graduatorie provinciali che – dicono i sindacati – sono piene zeppe di errori. Quest’anno potrebbero così rimanere scoperte più di 200mila cattedre, forse persino 250mila. In passato, soprattutto al nord, le scuole hanno potuto contare sulle MAD, ma quest’anno le regole sono molto stringenti.
Se si è iscritti in una qualsiasi graduatoria provinciale non ci si potrà infatti mettere a disposizione in nessuna scuola, neppure in altra provincia o regione, come stabilisce la circolare sulle supplenze pubblicata proprio oggi.
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